Nell’articolo precedente ‘Web Mobile: quale strategia scegliere?’ abbiano analizzato, con il supporto di alcuni dati statistici, il comportamento d’acquisto multi device dei consumatori. Abbiamo inoltre esaminato la possibilità di essere presenti sul mobile attraverso diverse mobilità, più o meno performanti a seconda degli obiettivi da raggiungere.
Vediamo ora, più nel dettaglio, in cosa consiste l’ottimizzazione su mobile.
Ricordate, va definita la tecnologia con la quale si sceglie di essere presenti:
- Responsive web design
quindi una stessa url e lo stesso sito o ecommerce su più mezzi. Si tratta di un adattamento. - Dynamic serving
stesse url, ma sito o ecommerce differente. La versione mobile è stata progettata adhoc - Separate sites
url e sito o ecommerce differenti. La versione mobile è stata progettata adhoc ed hanno indirizzi web distinti.
Una volta progettato e definito il sito mobile bisognerà poi considerare che le performance non dipendono solo dalla tecnologia, ma anche da una serie di fattori, come ad esempio le dimensioni totali di una pagina, la latenza delle reti mobile e la velocità di download. Google Analytics mette a disposizione diversi strumenti di analisi.
La pagina di benvenuto
La struttura della landing page o pagina di atterraggio o di benvenuto riveste sul mobile, ancor più che su desktop, un ruolo fondamentale. Oltre a scegliere la miglior tecnologia, è importante definire una proposta di valore per gli utenti e creare una user experience ottimale. Ecco la checklist Google per l’usabilità di una pagina mobile:
- Le call to action al centro;
- Caricamento veloce delle landing page;
- Contenuti diretti e concisi;
- Testi evidenti e bottoni di grosse dimensioni;
- Numero di telefono ben visibile (per chi desidera ricevere chiamate);
- Indirizzo ben visibile (per chi lavora su dimensione locale);
- Moduli di contatto con il minoro numero di campi possibile.
SEO mobile: differenziare le versioni
Il SEO mobile risponde a logiche diverse di quello su desktop. Google utilizza infatti algoritmi diversi su dispositivi diversi.
Per scansionare i siti mobile Google utilizza Googlebot-Mobile, che prende in esame parametri diversi rispetto a velocità di caricamento, usabilità della pagina, quantità e qualità dei contenuti.
Per scoprire tutte le specifiche meglio consultare la Guida Google per dispositivi mobili.
Le attività SEO richieste sono diverse in base alla versione mobile prescelta. Vediamo la casistica nel dettaglio.
Responsive design
In questo caso viene utilizzata una sola url su tutti i device, perciò non sono necessari redirect e la popolarità è concentrata su un solo dominio. Questa soluzione facilita l’esperienza di navigazione, riduce i tempi e le risorse di scansione e indicizzazione e richiede un’unica strategia SEO. Non consente però di differenziare il contenuto per device.
Dynamic serving
Anche in questo caso viene utilizzata una sola url, non sono necessarie redirect e la popolarità è concentrata su un solo dominio. Con il dynamic servin, inoltre, l’esperienza di navigazione mobile è migliore.
Separate mobile site
Scegliendo di creare un sito ad hoc per il mobile si migliora senz’altro l’esperienza di navigazione mobile, anche perchè in questo caso è possibile creare dei contenuti specifici.
Il separate mobile site necessita però di redirect e, dal momento che si utilizzando 2 url diverse, c’è la possibilità di duplicazione. Per ovviare ad ogni conveniente Google suggerisce di aggiungere nell’intestazione della pagina (desktop) o nella sitemap.xml il link rel=“alternate” che punta al corrispondente indirizzo mobile. E’ bene inoltre inserire nell’intestazione della pagina mobile il link rel=“canonical” che punta al corrispondente indirizzo desktop.
Questa ultima ipotesi spesso è una conseguenza o un dato di fatto. Redomino non suggerisce l’attuazione di questa ultima strategia.
SEO mobile: quanti contenuti?
Se è vero che in un sito mobile è meglio non abbondare con i contenuti ma preferire la sintesi, è anche giusto preservare la necessità di utilizzare molte keywords.
Per decidere come fare bisogna, come sempre, partire dall’analisi del target, osservandone il comportamento sulla versione normale del sito tramite Analitycs:
- se gli utenti hanno bisogno di fidelizzarsi, allora è meglio fornire più informazioni possibili, in modo che i visitatori possano farsi un’idea precisa;
- se la maggior parte degli utenti sono di ritorno, già fidelizzati, intenzionati a raggiungere la conversione nel più breve tempo possibile, allora l’usabilità, e dunque laconcisione, della pagina è fondamentale.
Ricordatevi che chi arriva direttamente sulla homepage, digitando la url, è un cliente già fidelizzato che intende convertire il prima possibile! Lui necessita di un contenuto breve focalizzato sulla convertibilità immediata della pagina.
Chi arriva da motore di ricerca stà cercando informazioni, quindi pagine con maggior contenuto sono più adatte, oltre che più utili per il posizionamento nei risultati di ricerca.
E se la presenza mobile fosse invece gestita con un ‘app? Nel prossimo articolo vedremo come il team Google consiglia di testare un’app e, soprattutto, quali fattori ne determinano il ranking nell’app store.