In ambito creativo, quello dell’unicità può rappresentare un bello spauracchio.
Una delle ansie principali degli aspiranti scrittori è appunto quella di non essere abbastanza originali, di non stare creando qualcosa di unico. Anzi, spesso quello dell’unicità è il loro primo obiettivo, diventa un’ossessione tale da inchiodarli davanti al monitor o alla pagina bianca, ancor prima di avere scritto una sola riga.
Penso si tratti di un grosso equivoco. Quello dell’unicità è un falso problema, uno spaventapasseri che distrae dall’unico vero obiettivo di ogni artista o creativo.
Vedete, io credo che ciascuno dei miliardi di esseri umani che abbia abitato, abiti o abiterà il pianeta, possieda qualcosa che lo rende diverso da tutti gli altri. Possiamo somigliarci, ovviamente, avere gusti simili a milioni di altri individui; ma sotto sotto, in fondo in fondo, ognuno di noi possiede qualcosa che lo rende unico. Ne sono convinto.
I creativi
Ma se ho ragione, i creativi non devono preoccuparsi di essere abbastanza unici o originali.
La vera sfida sta nel riuscire ad attingere alla propria essenza più profonda ed esclusiva. In altre parole, essere sinceri, creare ispirati da quanto ci emoziona per davvero, da ciò che per noi è fondamentale, da quelle cose che ci coinvolgono intimamente, che ci stravolgono e ci entusiasmano nella vita di tutti i giorni. Dobbiamo creare infiammati dall’amore.
Ce n’è di tanti tipi: l’amore per la persona con cui abbiamo deciso di condividere la vita, o per chi la vita ce l’ha data, per i nostri animali del cuore; o ancora per degli ideali, come l’amicizia, la giustizia, i diritti umani, la salvaguardia dell’ambiente…
Creare in modo unico e speciale
Se creeremo “infiammati”, allora le nostre opere saranno “accese”, potenti e inevitabilmente avranno qualcosa di originale e di unico. Perché avremo attinto a noi stessi, alle nostre emozioni più intime.
Certo, è la sfida più difficile, ma è una delle poche per cui valga la pena vivere.
Autore
Giovanni Del Ponte è uno scrittore italiano. Appassionato di fumetti e di cinema, dai 14 ai 30 anni si è cimentato nella regia per il cinema indipendente realizzando vari corti e mediometraggi, proiettati al Festival Internazionale Cinema Giovani.
Scrive soprattutto per suscitare nel lettore le intense emozioni che da ragazzo provò per certi film, fumetti o libri. Fino a oggi ha pubblicato sei libri della serie “Gli Invisibili”