Quanto è importante il piano editoriale?

Molte volte i social vengono usati per promuovere direttamente i propri prodotti. In questo caso vengono pubblicati dei post con il chiaro intento di portare potenziali clienti sul sito aziendale. L’intento non è sbagliato, tutte le aziende del mondo necessitano di ampliare il numero e la qualità dei propri clienti ma è impossibile ottenere risultati soddisfacenti se i social vengono considerati un mero elenco di link dei servizi o prodotti offerti.

Il cliente social è diverso, non ama la pubblicità diretta e preferisce le aziende che riescono a comunicare in modo coinvolgente. Strutturare la comunicazione social non è uno scherzo, occorre designare con cura un piano editoriale e lavorare con costanza su di esso per adattarsi al contesto in cui si opera.

Il piano editoriale si traduce spesso in un calendario nel quale vengono fissati alcuni micro-obiettivi che dovranno essere perseguiti nei mesi a seguire. La comunicazione pianificata è l’unica via per il successo dei nostri canali social.

In assenza di pianificazione, la legge della giungla prevarrebbe

L’importanza di redigere un piano editoriale consiste nell’attuare una visione a lungo termine. Il social media manager lo sa, ma molte pagine sono gestite dalle persone stesse dell’azienda che sottovalutano la portata di questi strumenti. La fidelizzazione dei “fans” o followers deve essere la base della strategia comunicativa. Questo approccio permette di massimizzare la condivisione dei contenuti proposti e, di conseguenza, il flusso di accessi nel nostro sito/blog/e-commerce. La comunicazione integrata permette la coordinazione dei vari canali social, ma anche di migliorare l’offerta di valore.

Dei chiari esempi di una pianificazione di successo sono le pagine Facebook di Zalando e H&M. La prima ha una pagina molto produttiva in quanto su di essa vengono pubblicati post con frequenza giornaliera. I suoi contenuti sono di altissima qualità: i video sono frequenti, molto corti, ambientati principalmente in città e raccontano lo stile di vita ideale attraverso modelli o testimonial intenti a svolgere azioni comuni. Nei post comprensivi di immagini in cui viene posta una domanda vi è un elevatissimo tasso di conversione in quanto si sfrutta l’efficacia di una tecnica comunicativa che prende il nome di “tecnica delle domande”.

Anche H&M ha un’alta frequenza di pubblicazione, ma ha un diverso stile comunicativo. I suoi video sono meno frequenti, spesso ambientati nella natura e denotano un’alta attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale. Le foto offrono possibili combinazioni di vestiti con colori forti, ma a differenza di Zalando non sono presenti molte immagini con un contenuto testuale. I post di H&M godono di un forte engagement e di una grande efficacia comunicativa, data anche dal sapiente utilizzo di un piano editoriale che tiene conto dei diversi periodi dell’anno.

In entrambi i casi vi è un’alta attenzione nella relazione con i followers. Il social media manager risponde in brevissimo tempo e cerca di rispondere a tutte le esigenze di chi scrive. Questo evidenzia che la comunicazione sui social non è da sottovalutare, ma occorre dettagliare un buon piano editoriale e garantire un costante dialogo.

 

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