Redomino ha realizzato il nuovo sito internet dell’importante laboratorio chimico quantistico per la ricerca di sistemi nanosizzati per la salute, l’energia e l’ambiente.
Il progetto è stato interamente sviluppato su tecnologia Plone
Redomino ha anche realizzato il nuovo Logo del laboratorio:
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“BIOINOHYB-Smart Bioinorganic Hybrids for Nanomedicine” è stato proposto e coordinato da Cristiana Di Valentin, 41 anni, dottorato in Scienze Chimiche presso l’Università di Pavia in cotutela con il Politecnico di Monaco di Baviera, premio Medaglia Nasini dalla Società Chimica Italiana nel 2011 per le ricerche svolte sulle proprietà fotocatalitiche del biossido di titanio e attualmente professore associato di chimica generale e inorganica presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali.
Il progetto, che dura fino al 2020 e ha ricevuto 1.750.000 euro di finanziamento, svilupperà, grazie a simulazioni quantistiche avanzate, nanodispositivi che migliorano la tracciabilità dei nanofarmaci nell’organismo tramite la fluorescenza e rendono più preciso l’indirizzamento del farmaco verso le cellule bersaglio, aumentandone sia l’efficacia che la compatibilità con l’organismo e diminuendone la tossicità.
I nanodispositivi attualmente in uso sono costituiti da nanoparticelle metalliche, mentre la ricerca punterà sull’utilizzo di nanoparticelle composte da ossidi metallici semiconduttori, dotati di proprietà fotochimiche e magnetiche non presenti nei metalli e ancora poco sfruttate nell’ambito della nanomedicina. A BIOINOHYB lavorerà un team di otto ricercatori reclutati tramite bandi internazionali.
«L’assegnazione all’Università di Milano-Bicocca di questi due ERC Grant Consolidator – dice Gianfranco Pacchioni, pro-rettore alla ricerca dell’Università di Milano-Bicocca – è un ottimo risultato e indica che le linee di ricerca sulle quali siamo impegnati rappresentano un contributo determinante allo sviluppo scientifico internazionale.
Vorrei inoltre sottolineare che in tutta Italia i progetti ERC approvati sono solo 16, il che rafforza le dimensioni del successo della nostra Università. Se poi si analizza la distribuzione di questi 16 progetti selezionati, si scopre che ben 9, ossia più della metà, sono assegnati a Università milanesi: è un segno importante della vitalità del mondo universitario milanese che è ben nota all’estero ma è molto meno percepita a livello nazionale o cittadino».
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